I bambini evolvono il loro atteggiamento verso il bere nella prima infanzia, è quindi fondamentale trasferire loro le corrette abitudini e la consapevolezza di quanto sia importante una buona idratazione.
Le bevande zuccherate causano disidratazione in quanto sono iperosmolari, quindi il sangue è troppo concentrato per un eccesso di glucosio, e richiamano liquidi nell’intestino, diminuendo l’apporto di fluidi alle cellule. L’acqua, al contrario, garantisce una maggiore attenzione a scuola, previene gli stati di stitichezza, aiuta a prevenire l’obesità e aiuta nello sport (una leggera disidratazione riduce le energie e le capacità motorie almeno del 25%).
Ecco l’importanza dell’acqua nelle varie fasi della vita di un bambino:
- Gravidanza: è importante che la futura mamma includa nella sua dieta frutta, verdura e acqua alcalina, che facilitano l’apporto di minerali alcalini al fine di preservare un ambiente alcalino al feto e al liquido amniotico
- Allattamento: Il latte materno è comporto da circa il 95% di acqua, quindi il lattante non necessita di berla. Se invece il neonato è nutrito artificialmente, è opportuno somministrare piccole quantità d’acqua leggera, minimamente mineralizzata e a basso residuo fisso, così da non appesantire il carico renale.
- Bambini: Il bisogno d’acqua è di circa 130 ml per ogni kg di peso corporeo, con variazioni a seconda della temperatura dell’ambiente e dell’attività del bambino. Indicativamente bisogna alternare acqua minimamente mineralizzata con acqua arricchita di minerali assimilabili che possono reintegrare quelli persi.
- Adolescenti: è fondamentale sostituire le bibite zuccherate, causa dell’eccesso ponderale (sovrappeso) degli adolescenti, con acqua buona. L’acqua alcalina è arricchita di minerali selezionati, mentre l’acqua ozonizzata coadiuva le difese immunitarie dell’organismo
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